In Italian
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Strani giorni. Visioni nella Italia del post-elezioni.

Impressioni di un espatriato di passaggio in Italia a poche settimane dalle elezioni.


Ho visto elettori di sinistra compiaciuti di aver votato il governo più populista e di destra della storia dell’Europa occidentale dopo il nazifascismo.

Ho visto nel capoluogo di una regione del sud affollati gazebo di un partito che nel suo inno recitava “Quanti soldi abbiamo speso per sfamare quei coglioni che si chiamano terroni”.

Ho visto giovani che hanno votato partiti che vogliono dare ancora più soldi per le pensioni in uno stato che da il 78% delle spese sociali agli over 65 e praticamente nulla a giovani e famiglie.

Ho visto italiani espatriati in Europa che vedono con favore l’uscita dell’Italia dall’Euro e votano partiti che perseguono questo obiettivo.

Ho visto personaggi a cui non mi fiderei a dare in gestione il mio condominio a capo di ministeri strategici.

Ho visto gay votare partiti che hanno espresso come ministro della famiglia un ultra del Verona contrario ad aborto e ad unioni civili.

Ho visto giornalisti indifferenti al fatto che saltino in area direttori di giornali non disponibili ad essere compiacenti al nuovo governo.

Ho visto in Italia il vento populista, nazionalista, estremista, massimalista, demagogico, settario, anti-sistema, anti-scientifico e semianalfabeta che ha fatto vincere Trump negli Stati Uniti e fatto uscire la Gran Bretagna dalla EU.

Ho visto minacce al Presidente della Repubblica rientrate il giorno dopo per insediare uno sconosciuto tecnico a Palazzo Chigi senza la benchè minima legittimizzazione.

Ho visto medici che hanno votato partiti che hanno espresso ministri della salute contrari alla obbligatorietà dei vaccini.

Ho visto imprenditori che hanno votato partiti che vogliono cacciare dall’Italia i loro dipendenti senza i quali le loro fabbriche chiuderebbero.

Hoi visto lavoratori dipendenti con reddito non superiore ai 26 mila euro che percepiscono gli 80 euri di Renzi votare partiti che, per abbassare l’IRPEF ai più ricchi, probabilmente taglieranno questo bonus.

Ho visto un dibattito a Sinistra ancora fermo al “Aveva ragione Renzi” e “Tutta colpa di Renzi”.

Ho visto un popolo intriso di rancore e risentimento che si contrappone alla “Casta”, con una visione apologetica della Rete e della democrazia diretta, che si risolve nella propaganda e nel potere incontrollato dei capi.

Ho vista la presentazione di un governo in cui – per la prima volta della storia repubblicana – non sono mai state citate Cultura e Istruzione.

Ho visto un paese in cui Giulio Regeni conta meno dei rapporti con l’Egitto, in cui i migranti si dilettano in pacchie e crociere, in cui gli onesti finiscono agli arresti, in cui i giornalisti che cercano i soldi di Salvini vengono trattenuti in caserma senza avvocati, in cui la difesa d’ufficio viene bollata come “business degli avvocati” e in cui il presidente del consiglio vale meno del segretario di un partito al 17%.

Strani giorni.

(E siamo solo all’inizio)