archeologia e musei

Autunno Jazz – Passeggiate silenziose


La sera il concerto del Richard Galliano/Gary Burton Quartet è bellissimo. Molto deludenti invece i The Leaders e se Chico Freeman è il migliore sax tenore vivente come ha scritto Mojo io sono il miglior armonicista del creato. Per altro abbastanza d’urto il passaggio dai tango e le musette suonate da Galliano con il sincopato free jazz dei The Leaders. Nella seconda parte in effetti nonostante l’alto costo del biglietto parte del pubblico va via oppure dorme, come Sarah che informata dell’arrivo inaspettato decide comprensiva di rimanere nel teatro, mentre io verso le 11 vado alla stazione degli autobus di Cork.
Belén scende per prima. L’accolgo, le prendo la valigia, prendo il mio zainetto all’ostello e andiamo alla Crawford House, il B&B in stile georgiano con ampie stanze dipinte di morbido verde che ha prenotato per stanotte. Decide di pagare tutto lei e io a un certo punto cedo. In fondo il suo stipendio è quasi il doppio del mio ed è stata sua la scelta di venire qua. Fino all’arrivo al B&B quasi non parliamo. Parleremo invece tutta la notte fino all’alba. L’alba ci saluta che ancora ci confrontiamo e troppo stanchi per andare a dormire facciamo una passeggiata lungo i docklands di Cork, tra pescherecci e navi container ancorati sul bordo del Lee River. Incomincia a piovere e io cerco rifugio sotto una barca in riparazione mentre Belén danza sotto la pioggia. Vorrei essere altrove.
Torniamo alla Crawford House dove troviamo una allettante colazione con pane all’uvetta, marmellata fatta in casa e caffè preparato con la moka visto che sono italiano. Mangio solo io. Dormiamo qualche ora e poi giriamo silenziosi per Cork tra musicisti di strada e bande che fanno la loro allegra parata per le strade principali. Visitiamo il Lewis Glucksman (il migliore museo di arte moderna d’Irlanda) dove è allestita l’interessante mostra “Beyond the country” sul rapporto uomo/natura. Risaliamo il Lee South Channel e torniamo in centro. Mangiamo al Quay Co-op, ristorante vegetariano punto di riferimento della Cork alternativa, dove il cameriere/artista cerca di venderci alcuni suoi quadri. Il pomeriggio prima di ripartire prendiamo il treno per Cobh, isolotto posto alla foce del fiume Lee proprio davanti alla città di Cork, Great Island; nonostante ciò non servono imbarcazioni per raggiungerla, dato che è molto vicina alla terraferma alla quale è collegata con una serie di ponti con Fota Island. Cobh appare allegra e colorata anche se qui fece il suo ultimo scalo il Titanic e il Lusitania poche miglia al largo venne silurato nella seconda guerra mondiale (toccante dietro l’imponete cattedrale St Colman il cimitero dove sono sepolte molte salme). Cobh è un posto piacevole dove passeggiare e immaginare con commozione le migliaia di irlandesi che da qui partirono verso l’America per sfuggire alla carestia o alla povertà.
La sera prendiamo il bus per Dublino. C’è stato poco jazz nella giornata. E mi accorgo solo ora che la mia ricerca di solitudine è stata fallimentare essendo sempre stato sempre con qualcuno al mio fianco durante i tre giorni (non sono riuscito al leggere una riga del mio libro). Sento il bisogno di lontananza anche durante il ritorno in autobus dove con Belén al fianco continua a esserci tensione. A un certo punto vedo Belén che cerca una posizione per riposare. Alzo il braccio e le offro un appoggio. Lei rifiuta. Io insisto. Lei si accovaccia. Le accarezzo i cappelli. Lei si volta verso di me, mi guarda sorridendo con gli occhi chiusi e mi stringe fino a farmi quasi soffocare. Le ricambio la stretta. Lei dopo pochi secondi cade in un sonno profondo e liberatorio fino a Dublino. Io non chiudo occhio. Al mio fianco non so più chi c’é. Di certo non più un amica.

Pic: Charles Fort, Kinsale
Song: Ryuichi Sakamoto – The Sheltering Sky
Link: www.quaycoop.com


View Comments