archeologia e musei

I Love Dart



La DART (Dublin Area Rapid Transit) è un servizio di treni elettrici che collega l’estremità nord della baia di Dublino (Howth e Malahide) con Bray e Greystones (Contea di Wicklow) a sud passando attraverso il centro della città. I treni della Dart servono
27 stazioni lungo un percorso panoramico e operano tutta la settimana dalle 6.00 alle 24.00. Da 5 a 20 minuti di attesa a seconda dell’ora. Un misto tra un treno per pendolari e una metropolitana leggera. Con il solo 3% di treni in ritardo annualmente è stato premiato nel 2007 come il piu’ puntuale sistema di trasporto urbano presente in una capitale dell’Unione Europea.
Essere vicini ad una stazione Dart vi permette di arrivare in centro in pochi minuti e salire su uno dei vagoni gialli e verdi vi da la possibilità di poter fare tra le migliori esperienze che si possono sperimentare a Dublino. Potete scendere sulla penisola di Howth e passeggiare per il suo porto turistico con la flotta di pescherecci o arrampicarvi per il Clift Path e circumnavigare la penisola di Howth fino ad arrivare al Summit e al faro sulla punta che vi offre uno spettacolare sguardo d’insieme della baia di Dublino. Potete andare a Malahide e partire dal suo porto per fare un giro per la costa orientale dell’Irlanda con i gommoni arancioni del Sea Safari alla ricerca di delfini e foche (cercate Matt e dite che vi manda Maurizio del Seashore Centre e se si è fuori stagione vi garantisco uno sconto).
Oppure andando verso sud, superando le stazioni di Seapoint e Salthill & Monkstown a pochi metri dal mare potete arrivare a Dun Luoghaire, dove se non vi dovete imbarcare per la Gran Bretagna o la Francia dal dinamico porto potete fare una passeggiata sul lungomare oppure potete mangiare sulla terrazza panoramica del raffinato Bodega Club con vista sul mare (suggerisco il Friday Night Late dedicati alla musica Blues e Soul con musica dal vivo, ottimo cibo cajun fino a tardi e fantasiosi deejay).
Ancora più a sud c’è il più importante porto medioevale di Dublino: Dalkey. E i resti di tre degli otto castelli che un tempo dominavano il panorama della zona. A poca distanza da Dalkey superando un parco sul mare dallo stupendo panorama si arriva a Killiney, dove le vie si chiamano “piazza Italia”, “lungomare Amalfi” e “via Garibaldi” nomi italiani dati alle vie ricoperte di ginestre del borgo marino dagli abitanti nel XIX data la somiglianza della Killiney Bay con il Golfo di Sorrento. Da queste parti potete noleggiare per qualche euro qualche canna da pesca da Andy and Tara Shop e pescare al tramonto sulla baia, magari portatevi qualche vestito pesante, qualche birra e qualche sandwich e vi assicuro che non ve ne pentirete. Proseguendo si arriva a Sandycove, dove prende avvio l’Ulisse di Joyce e su una torre a martello eretta dagli inglesi per proteggere la costa dal temuto esercito di Napoleone perfettamente conservata è presente il minimale James Joyce Museum.
La Dart termina a Bray dove feci un imbarazzante bagno in mutande lo scorso giugno sotto lo sguardo perplesso dei miei colleghi di corso di inglese. Da Bray si può prendere il sentiero che dall’estremità meridionale del lungomare di Bray attraversa il Bray Head per scendere al piccolo villaggio di Greystones passando affianco a vecchie grotte di contrabbandieri e a ponti pedonali sulla ferrovia. Ma di questo ho già parlato.
I Love Dart. O meglio: I Love Dublin Bay.

Pic: Bailey Lighthouse, Howth
Song: Ludovico Einaudi – Le Onde
Link: www.seasafari.ie


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