Sedotto: arte e sesso
A Londra è in corso alla Barbican Art Gallery di Londra “Seduced: Art and Sex from Antiquity to Now” la prima esposizione artistica vietata ai minori di anni 18.
L’esibizione parte dai vasi etruschi per arrivare alle stampe giapponesi e finire alla fotografie del ventesimo secolo di Robert Mapplethorpe sul bondage maschile. Ma anche affreschi romani, statue greche, acquarelli cinesi e manoscritti indiani e dipinti esuberanti di Fragonard e Boucher.
Tra gli oggetti presenti nella mostra la foglia di fico costituita per nascondere il sesso del David al fine di evitare rossori alla Regina Victoria quando la sovrana visitò l’opera di Michelangelo.
Interessante anche il Gabinetto Segreto di Napoli, amuleti fallici ritrovati in un bordello di Pompei, un autoritratto di Picasso in cui l’artista compie un bizzarro atto sessuale, schizzi di Rembrandt riguardanti persone che compiono atti sessuali contro natura.
Un’installazione chiamata The Voice of Sex permette ai visitatori la letture di testi come il Kama Sutra, Lolita e libri del Marchese de Sade.
In un sottile equilibrio tra arte e pornografia l’esibizione non ha paura di mostrare atteggiamenti sessuali espliciti e materiale censurato da altre mostre.
Il sesso nelle mani di fotografi ed illustratori anonimi presenti nella mostra degenera spesso in titillamento funzionale, più porno che arte. Questo confine è esplicitato da artisti contemporanei come Tommaso Ruff e Jeff Koons (primo marito di Ilona Staller, che ha dipinto su tele ad olio scene di film pornografici di Cicciolina trasformando immagini porno in “arte”), ma rimangono inimitabili Marcel Duchamp, Francesco Bacon e Andy Warhol con i suoi espliciti video del 1963 Kiss e i 26 minuti di Blowjob. La sensazione è che dopo Warhol tutti gli artisti d’avanguardia quando trattano il sesso scadano inevitabilmente nella pornografia.
Uno dei lavori contemporanei più impressionanti è Requiem, il video di una donna che gode per un cunnilingus e le sue espressioni facciali sono evidente trasposizione delle estasi religiose di sante medievali (qualunque studente di storia dell’arte ha osservato la natura intensamente sessuale delle visioni mistiche di Santa Caterina da Siena).
Dalla fine della storia antica, quando la ripugnanza cristiana per il corpo umano divenne la sensibilità dominante della cultura occidentale, molti lavori dai più grandi artisti del mondo furono censurati o nascosti a causa dell’oscenità supposta. Molto del materiale della mostra al Barbican fu nascosto alla vista generale in stanze speciali o armadietti, disponibili solamente a chi ritenutio immune dalla “corruzione”. Tale prudery sembra comica oggi, ma la correlazione tra il puritanesimo e il suo apparente contrario, il libertinaggio, non è sempre ammesso. Come i puritani, libertini riconoscono il potere sovversivo del sesso, loro lo trattano semplicemente in un modo diverso; non è causale che il Marchese de Sade fu istruito da Gesuiti.
La presenza di così tante esplicite immagini sessuali ci fa domandare se esiste una distinzione assennata e sostenibile tra pornografia ed arte. Questo è un campo minato da cui non facile uscirne. Generalmente ci si riferisce alla pornografia riferendosi alla radice greca che si riferisce ad atti di prostituzione, cioè un atto essenzialmente commerciale. L’arte di solito comporta però anche un’operazione commerciale, tra artista e mecenate o acquirente; è semplicemente più ovvio il rapporto commerciale nella pornografia, che ha come suo obiettivo franco di eccitare il lettore o spettatore. Come ricordato dagli organizzatori della mostra, l’industria pornografica fa profitti enormi, maggiori di quelli delle più grandi società di tecnologia del mondo messe insieme. Questo non è un problema, quello che è veramente malsano è che la maggior parte del materiale che l’industria pornografica crea è violento, degradante ed illegale, specialmente nel caso di coinvolgimento di bambini.
In altre parole, il problema non sono i soldi, ma il potere ed il suo abuso. Guardato attraverso questa lente, il lavoro di artisti indubbiamente grandi diventa molto meno innocente. Il tema della seduzione, non importa con che meravigliosa arte sia disegnata, è una coperta che nasconde una fantasia di stupro come è la rappresentazione mitologica di Zeus e Antiope di Rembrandt.
Song: New York Ska Jazz Ensemble – Making Love
Link: www.barbican.org.uk
L’esibizione parte dai vasi etruschi per arrivare alle stampe giapponesi e finire alla fotografie del ventesimo secolo di Robert Mapplethorpe sul bondage maschile. Ma anche affreschi romani, statue greche, acquarelli cinesi e manoscritti indiani e dipinti esuberanti di Fragonard e Boucher.
Tra gli oggetti presenti nella mostra la foglia di fico costituita per nascondere il sesso del David al fine di evitare rossori alla Regina Victoria quando la sovrana visitò l’opera di Michelangelo.
Interessante anche il Gabinetto Segreto di Napoli, amuleti fallici ritrovati in un bordello di Pompei, un autoritratto di Picasso in cui l’artista compie un bizzarro atto sessuale, schizzi di Rembrandt riguardanti persone che compiono atti sessuali contro natura.
Un’installazione chiamata The Voice of Sex permette ai visitatori la letture di testi come il Kama Sutra, Lolita e libri del Marchese de Sade.
In un sottile equilibrio tra arte e pornografia l’esibizione non ha paura di mostrare atteggiamenti sessuali espliciti e materiale censurato da altre mostre.
Il sesso nelle mani di fotografi ed illustratori anonimi presenti nella mostra degenera spesso in titillamento funzionale, più porno che arte. Questo confine è esplicitato da artisti contemporanei come Tommaso Ruff e Jeff Koons (primo marito di Ilona Staller, che ha dipinto su tele ad olio scene di film pornografici di Cicciolina trasformando immagini porno in “arte”), ma rimangono inimitabili Marcel Duchamp, Francesco Bacon e Andy Warhol con i suoi espliciti video del 1963 Kiss e i 26 minuti di Blowjob. La sensazione è che dopo Warhol tutti gli artisti d’avanguardia quando trattano il sesso scadano inevitabilmente nella pornografia.
Uno dei lavori contemporanei più impressionanti è Requiem, il video di una donna che gode per un cunnilingus e le sue espressioni facciali sono evidente trasposizione delle estasi religiose di sante medievali (qualunque studente di storia dell’arte ha osservato la natura intensamente sessuale delle visioni mistiche di Santa Caterina da Siena).
Dalla fine della storia antica, quando la ripugnanza cristiana per il corpo umano divenne la sensibilità dominante della cultura occidentale, molti lavori dai più grandi artisti del mondo furono censurati o nascosti a causa dell’oscenità supposta. Molto del materiale della mostra al Barbican fu nascosto alla vista generale in stanze speciali o armadietti, disponibili solamente a chi ritenutio immune dalla “corruzione”. Tale prudery sembra comica oggi, ma la correlazione tra il puritanesimo e il suo apparente contrario, il libertinaggio, non è sempre ammesso. Come i puritani, libertini riconoscono il potere sovversivo del sesso, loro lo trattano semplicemente in un modo diverso; non è causale che il Marchese de Sade fu istruito da Gesuiti.
La presenza di così tante esplicite immagini sessuali ci fa domandare se esiste una distinzione assennata e sostenibile tra pornografia ed arte. Questo è un campo minato da cui non facile uscirne. Generalmente ci si riferisce alla pornografia riferendosi alla radice greca che si riferisce ad atti di prostituzione, cioè un atto essenzialmente commerciale. L’arte di solito comporta però anche un’operazione commerciale, tra artista e mecenate o acquirente; è semplicemente più ovvio il rapporto commerciale nella pornografia, che ha come suo obiettivo franco di eccitare il lettore o spettatore. Come ricordato dagli organizzatori della mostra, l’industria pornografica fa profitti enormi, maggiori di quelli delle più grandi società di tecnologia del mondo messe insieme. Questo non è un problema, quello che è veramente malsano è che la maggior parte del materiale che l’industria pornografica crea è violento, degradante ed illegale, specialmente nel caso di coinvolgimento di bambini.
In altre parole, il problema non sono i soldi, ma il potere ed il suo abuso. Guardato attraverso questa lente, il lavoro di artisti indubbiamente grandi diventa molto meno innocente. Il tema della seduzione, non importa con che meravigliosa arte sia disegnata, è una coperta che nasconde una fantasia di stupro come è la rappresentazione mitologica di Zeus e Antiope di Rembrandt.
Pic:
Seduced: Art and Sex from Antiquity to Now, LondonSong: New York Ska Jazz Ensemble – Making Love
Link: www.barbican.org.uk
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attualità
Roberto ( )
Spiegami ma se l’argomento sedotto:arte e sesso nei sondaggi é arrivato 3° perché ci hai fatto subito il post?Democrazia all’italiana???? E sopratutto, interessante la mostra, ma dal weekend a Londra con Belen mi aspettavo qualche cosa di diverso…sopratutto per VZP
utopie ( )
caro roberto, il blog non è una democrazia ma una dittatura (nel mio caso illuminata). Avendo già pronto la recensione da Federico Zeri de noatri l’ho messa subito.
Però visto che la mia didattura è illuminata rispetterò volontà votanti e tratterò gli argomenti vincitori del sondaggio…
p.s. io e belén non siamo sarkozy e carla bruni. e poi il tema del blog è la mia vita in irlanda non la mia vita privata/sentimentale…
Anonimo ( )
come membro del club VZP anche io sono rimasta delusa. mauri speravo che della visita londinesi fornissi maggiori dettagli!
ad ogni modo anche a Milano lo sgarbato assessore alla cultura sta riempiendo la città di nudi erotici/trasgressivi…
Grazia ( )
ma se il tema e’ la tua vita in Irlanda.. perche’ ci parli di Londa?
😛
utopie ( )
Perchè ho parlato della mostra di Londra? Per il piacere di deludere le VZP che si aspettavano chissa’ quali rivelazioni gossipare e perchè l’articolo l’avevo già scritto per un giornalaccio italiano che a l’ultimo momento mi ha detto che non era più interessato a pubblicarlo… e da queste parti non si butta via niente… 🙂
Anonimo ( )
🙁 altro menbro VZP deluso e tu devi ammettere che sembrava proprio ci volessi dare qualche dettagli invece…piacevole leggere della tua vita in Irlanda ma se prometti trippa per VZP poi non ti stupire se noi l’aspettiamo!! 🙂
Va bè vorra dire che manderò spie sul posto…
utopie ( )
se il post “sedotto: arte e sesso” avesse vinto avrei messo sul piatto un pò di trippa, ma con solo 4 voti non c’è stata sufficiente spinta… 😉
Anonimo ( )
…molto divertente parlare di schizzi di rembrandt in un contesto come quello del post 🙂
gio’