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Sturiellet


  • Estate. L’ospite con i funghi
Marco è membro di Servas, un network nonviolento di reciproca ospitalità. Di solito ospita o è ospite non più di un paio di volte l’anno e fa generalmente incontri molto piacevoli e interessanti. Questa estate ospita una simpatica ragazza lappone per un paio di giorni. Nel tardo pomeriggio dopo il lavoro le fa fare un giro per la città. A un certo punto la ragazza si allontana e va in una farmacia. I due tornano a casa e poco dopo per caso Marco scopre di che si tratta: antimicotici ad ampio spettro, una poverina e una pomata. L’ospite nonviolento ha i funghi! Marco condivide lo stesso bagno con la lappone, la lappone va sempre in giro scalza, la lappone dorme nel divano letto di Marco. E se lo contagia? Cosa potrebbe avere? Bisogna chiederglielo? Meglio fare la doccia con le ciabatte? Aprire una coltivazione di funghi? Marco entra in panico e per tre giorni a casa avrà sempre al suo fianco candeggina, lisoform, napisan e brutal, un disinfettante irlandese molto serio.

  • Autunno. La bimba e l’aquilone
Mattia ha una amica che ha come vicina una ragazza madre e ogni tanto Mattia e l’amica si offrono di tenerle la domenica pomeriggio la figlia di quattro anni. Una soleggiata domenica Mattia porta l’adorabile bimba in spiaggia a far volare gli aquiloni: il suo acrobatico e quella della bambina statico piccolo di cartoncino/nylon colorato. Dopo crasso divertimento, prima di andare via, quando gli aquiloni sono a un metro da terra Mattia dice alla piccina “butta la spatola per terra come faccio io che l’aquilone cadrà sulla spiaggia da solo”. Lei non si fida e lui insiste “fidati ,se lo molli l’aquilone cadrà da solo”. Lei titubante molla la spatola e l’aquilone – contro ogni legge della fisica – vola via sopra le nuvole e la bimba comincia a piangere. Mattia si sente un mostro e il giorno dopo va a casa della ragazza madre portando un gigantesco e bellissimo aquilone con colori pastello per la bimba, ma lei non vuole vederlo rivolendo il suo vecchio aquilone di pochi euro. La bimba oramai lo odia!
  • Inverno. La lista Irlandese
Massimo vive a Dublino. Appena ha deciso di rimanere a vivere in Irlanda stila una lista: le dieci cose da fare entro un anno. Al settimo posto ha scritto con grande poesia ed eleganza: “bombare una irlandese”. Tanto lo sa che è un’impresa disperata. Lui imbranato e senza un fisicaccio che lo supporti. Eppure quando la sua azienda entra in crisi e licenzia una sua ex collega di Limerick cerca di consolare la povera disoccupata e la sera, dopo una serie di bevute devastanti, si sente dire ad un orecchio in un affollato pub cafone dalla irlandese traballante per l’alcol ingurgitato: “Let’s fuck!”. Incredulo accompagna l’irlandese a casa sua. Ora è là stesa sul suo letto senza essere passata per il bagno. Il vestito è stropicciato, i capelli sono sottosopra, la bocca è aperta e umida, alito vodka and tonic, il trucco sparpagliato sulla faccia, i movimenti sono minimi e impercettibili. La ragazza è giovane e bella, la pelle bianco avorio, il collo lungo e affusolato, i cappelli biondi e lisci, le caviglie sottili. Ma da qual giorno l’ex collega sarà ricordata come “the jellyfish”.

  • Primavera. Il vicino feticista
Matteo vive con due belle coinquiline ventenni. E sera e suona il campanello. E’ il suo vicino di casa spagnolo che gli chiede se ha del mascarpone (come se tutti gli italiani all’estero avessero una riserva di ingredienti per tiramisù!). Matteo dice di no e lo spagnolo chiede se ha del cheddar (tiramisù con cheddar?). Matteo va in cucina a vedere e quando torna con un bel pezzo di mild cheddar vede il tipo rovistando tra la biancheria sporca da lavare con in mano una mutandina rosa a pochi centimetri dal naso. Ci sono alcuni infiniti secondi di imbarazzo e poi il vicino con ancora le mutandine penzolanti dice “sorry. your flatmates are so nice!”. E senza dire altro va via, lasciando Matteo con il cheddar in mano.

Pic: Jellyfish Lips
Song: The Proclaimers – Irish girls are pretty
Link: www.servas.it


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