Riflessioni

Spanglish


A New York per le strade sentirete parlare più spagnolo che inglese e la doppia traduzione e ricorrente. Negli Stati Uniti lo spagnolo rappresenta la seconda lingua più diffusa dopo l’inglese.

Durante le prime ondate migratorie gli ispanici, soprattutto portoricani e messicani, avevano alcune difficoltà nell’apprendimento della nuova lingua e soperivano alle lacune completando le frasi con parole spagnole. Ciò era causato dal contrasto tra una educazione familiare avvenuta in un contesto ispanico ed il contatto con una nuova realtà che richiedeva l’adeguamento ad un nuovo linguaggio. Oggi le cose sono cambiate e la contaminazione linguistica è reciproca e continua. L?educazione dei figli di ispanici di prima e seconda generazione avviene in un contesto bilingue, eppure le statistiche dicono che questi nuovi alunni hanno difficoltà con l’inglese più di quante ne avessero i loro genitori. Sono nati negli U.S.A. ma si sentono parte della cultura e della popolazione posta a sud del confine col Messico. Allora ecco come nasce lo spanglish, contaminato dagli ispanismi portati dal flusso di latinoamericani provenienti dalla frontiera col Messico, una modalità di espressione linguistica orale e scritta. Si ottiene quando, in una frase con una struttura lessicale spagnola, sostituiamo alcuni termini con quelli della lingua inglese o viceversa. Ad esempio Write = rait, night = nait, teenager = tineller.

Esistono diversi motivi per parlare spanglish e diversi sono i gruppi sociali che lo utilizzano. Alcuni, pochi in verità, lo fanno ancora oggi per sopperire alle lacune di conoscenza di termini corrispettivi inglesi; altri sono anglofoni che vogliono semplicemente farsi capire meglio dalla comunità latina; altri lo parlano per rivendicare il loro orgoglio di essere ispanici e con la voglia di resistere all’omologazione in una cultura che non li rappresenta e nella quale non si riconoscono; altri ancora hanno voglia di distinguersi. In particolare nell’isola di Puerto Rico esiste una mentalità molto legata al concetto di nazione portoricana portata avanti soprattutto dagli indipendentisti. L’idioma nazionale è ufficialmente l’inglese ma in famiglia e per le strade quasi tutti parlano portoricano (diverso dal castellano). Poichè nelle scuole e negli uffici pubblici è obbligatorio l’uso dell’inglese mentre nelle strade c’è il dominio del portoricano, ecco che le nuove generazioni cresciute in questo tipo di bilinguismo fanno nascere con molta spontaneità lo spanglish.