New York City: da Crogiolo a Mosaico
Mentre il caldo a luglio è devastante senza condizionatoried ad Harlem ci si fa una partita a carte sui marciapiedi mi viene da pensare all’integrazione razziale non vedendo aaltro che afroamericani su queste vie.
Un tempo New York era un autentico crogiolo umano con una popolazione tutta sua (qua si palava newyorkese non americano). La sua capacità di integrazione però ha perso colpi con le ondate migratorie degli ultimi decenni, che hanno determinato l’afflusso di milioni di sudamericani di lingua spagnola, di centinaia di migliaia di cinesi o di vietnamiti e una pioggia di neri dagli Stati meridionali del Paese. Ora NY non è più un crogiolo, ma un mosaico che presenta delle crepe. Alcune sono visibili quando si considera lo sviluppo dei cinque boroughs (Brooklyn, Queens, Bronx, Staten Island, Manhattan) ormai città a sè poco interessate all’integrazione. Da queste parti ogni comunità geografica, linguistica e culturale ha i suoi ristoranti, i suoi parrucchieri, i suoi supermercati, le sue spose e i suoi mariti. L’integrazione è finita?