Progetto Utopie


Il progetto utopie intende promuovere la giustizia tra gli uomini e la conservazione del pianeta per una migliore qualità della vita, accrescere le potenzialità umane sviluppando l’immaginazione e la creatività e sostenere lo sviluppo sostenibile preservando i diritti delle generazioni future ad un ambiente vivibile. Agendo, informando e formando si vuole contribuire allo sviluppo delle comunità con un impegno prioritario nella comprensione e cooperazione locale e internazionale.

Progetto Utopie

Il progetto utopie è nato nel 1997 con la nascita dell’associazione universitaria Teatro Utopia e di questo sito. Il progetto è nato per dare voce e unire gli alieni appartenenti ad una grande tribù del futuro presente, un modo e un tempo che non s’insegna a scuola. Nella nostra epoca troppo oscura e spoglia d’illusioni, riteniamo che esistano gli alieni: gruppi e individui che non si arrendono.

Gli alieni sono sempre esistiti. Prendiamo i Provos, il gruppo olandese che, dal 1960 al 1967, ha sperimentato sul campo molte idee della controcultura, trasformando la Spui, una bella piazza d’Amsterdam, in un gigantesco teatro all’aperto per happening che mescolavano arte e vita e provocavano l’immaginazione ad esercitarsi sui temi della vita urbana della gente. Questo gruppetto di visionari, composto d’artisti d’avanguardia, maghi, ex situazionisti, studenti a spasso, sfaccendati, quest’armata Brancaleone, armata soprattutto d’ironia ai suoi tempi ha fatto perdere la testa a più di un benpensante, e a qualche poliziotto che non capiva l’arte di strada, ma certamente, con le sue invenzioni, ha mostrato che la cosa da fare, certe volte, è sognare ad occhi aperti. Sognare per esempio una città con meno macchine e più biciclette, più leggera e simpatica: lanciarono il Piano delle biciclette bianche, lasciando un certo numero di bici bianche a disposizione dell’uso collettivo.

Ad Amsterdam le biciclette erano già tante, ma adesso? Esiste una città al mondo con una densità paragonabile di bici per abitante? E’ possibile che non c’entrino nulla quei Don Chisciotte e quelle Mary Poppins con l’atmosfera più tollerante, rilassata, multiculturale, di una delle più vivibili città d’Europa? Gli specialisti di Amsterdam giurano che c’entrano, e come. Il progetto utopie cercherà di scoprire e far conoscere le tante biciclette bianche della nostra epoca.

Bisogna essere contradditori con la realtà. Non si deve essere appagati di ciò che ci appare, ma bisogna domandarsi cosa c’è dietro ciò che vediamo e chiedersi, sempre, come potrebbe essere una vita migliore. Per questo sono nati questo sito e l’organizzazione utopie. Per coloro che non si accontentano del presente e vogliono vivere le proprie utopie. Utopie non tanto nel senso di società ideali ma nel senso di luoghi e possibilità che possono esserci e ci sono, e che proteggono, nutrono le idee, i progetti e le speranze di mutamento del mondo. Utopie plurali e non Utopia, perché i sogni non abitano in una solo Utopia, ma in una moltitudine di utopie. Meglio diffidare dei guru e delle certezze e guardare la realtà con il filtro del dubbio.

In questo sito trovano e troveranno spazio molte esperienze che contraddicono la realtà e cercano di mutarla, sogni individuali e collettivi realizzati: economie senza denaro, viaggi leggeri, progetti di sviluppo umano, consumi consapevoli, cooperazione decentrata, teatro, formazione, permacultura, ecologia quotidiana, tecnologie appropriate, pratiche nonviolente, ecovillaggi, responsabilità sociale d’impresa, edilizia ecologica, boicottaggi, commercio equo e solidale, gruppi d’acquisto solidale, solidarietà internazionale, bilanci di giustizia, azioni dirette nonviolente, aiuti umanitari, risoluzione dei conflitti, educazione interculturale, turismo responsabile, etc. Progetti a volte modesti anche quando sono ambiziosi, ideali controllabili, speranze che possono trovare e hanno trovato una realizzazione. Utopie che non sono più utopie perché il loro corso e il loro risultato lo hanno avuto.

Il progetto utopie approfondisce aree e concetti che non sempre trovano adeguato spazio nel mondo dell’informazione e della comunicazione. Utopie non ha la pretesa della esaustività o della completezza, ma nasce per aiutare ad ascoltare le utopie che sono dentro di noi essendo più coscienti del mondo che abitiamo e dei molti progetti realizzabili. Non suggeriamo di vivere nel sogno di una vita fantastica che ha luogo nel passato o nel futuro, dimenticando la realtà. Le utopie oggi già esistono e possiamo realizzare il nostro mondo, a partire da noi stessi. Certo, certe possibilità possono sembrare impossibili, ma questo capita solo perché a volte si dà per scontato, ovvio, e quindi giusto, ciò che è una cristallizzazione dell’errore, al quale consuetudine, pigrizia e convenzioni hanno conferito grado di Verità. Con una visione critica e laterale dell’esistente è più semplice non consumare banalmente la vita.

La filosofia del progetto utopie è quella di conoscere il mondo senza barriere, disprezzare la menzogna, contare sul piacere della scoperta di nuovi paesaggi, di nuove avventure, di nuovi amori. Il principio fondamentale è muoversi. A tenere il braccio alzato ci si stanca se si è fermi. Mai, questo accade, se si cammina. Ci parliamo ancora troppo a fatica, troppo a fatica ci riconosciamo. Il progetto utopie è una risposta concreta e surrealista alla muta domanda di molti di noi. Per vivere il presente e immaginare il futuro. Buona navigazione tra le utopie.

Milano, 27 gennaio 2005

Maurizio Pittau

Presidente utopie onlus

Maurizio Pittau