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Incontri – Prima sfornata


  • L’amica jazz

Oggi è partita Daniela, la mia amica jazz. E’ stata una delle persone che ho più frequentato nei miei primi mesi dublinesi. Daniela è una fantastica cantante Jazz dalla voce acuta e intensa che qua a Dublino faceva la ragazza au pair dallo scorso inverno in una famiglia di Blackrock. Prima che a fine Ottobre venisse il suo fidanzato sassofonista Ciro e io iniziassi a frequentare Belèn, con Daniela per diversi mesi ci siamo divertiti a frequentare insieme i Jazz Club di Dublino prima che lei li frequentasse come cantante (al Bleu Note ha cantava nel gruppo in cui suonava il fidanzato). Ci teneva uniti, la simpatia, l’amore per la musica e le sue serate libere (domenica e lunedì), le migliori per andare nei club e nei pub con musica dal vivo, finalmente libere dalla folla di ubriaconi del fine settimana. Daniela era una persona desiderosa di conoscere gli “irlandesi”. E allora cercava amicizie non avendo paura di andare da sola in pub nel pomeriggio, girare per conto suo, fare volontariato nella vicina parrocchia. E alla fine ha conosciuto i suoi irlandesi e ha sviluppato una sua visione dell’Irlanda. Ora torna in Sicilia. Prossima meta Londra a Febbraio. Good Luck Jazz Friend!

  • La cuoca polacca

Da Giugno almeno un paio di sabato al mese io e Zyta organizziamo la Saturday International Dinner, cioè una cena internazionale in cui si è in massimo due per nazionalità e massimo 6 commensali, si parla esclusivamente inglese e si mangia il cibo tradizionale preparato dal partecipante che quel sabato offre la cena a casa sua. L’idea era nata – durante la frequentazione del corso di Business English che frequentavo con Zyta – dal reciproco amore per il cibo, l’odio per i caotici sabati sera dublinesi e la necessità di parlare quanto più possibile l’inglese. Zyta lavora in una societa’ di recruiting, ma e’ anche una cuoca meravigliosa, specialmente per i dolci come cheesecakes e butter cakes. Ma è soprattutto una amica che mi chiama nel cuore della notte quando si sente triste e vuole tirarsi su con il mio “bizzarro accento inglese”. Un’amica che posso andare a trovare nella sua casa a Baggot Street la sera senza avvisare per guardare insieme ai coinquilini sloveni qualche inutile programma televisivo. Un’amica con cui faccio tante escursioni domenicali in giro per l’Irlanda alla ricerca non di paesaggi o di musei ma di buon cibo, dove il momento migliore e’ fermarsi nel tipico ristorantino locale e spettegolare sui commensali del giorno prima.

  • Marianne, tutte le storie hanno una fine

Il mese scorso ho ricevuto un cd dalla Normandia. Me lo ha spedito Marianne. Dentro ci sono 15 canzoni cantante dalla mia ex coinquilina tra le tante di cantanti italiani che le avevo fatto avere in MP3. Insistevo nel dirle che non esiste solo Toto Cotugno, ma anche Fabrizio De André, Francesco Guccini, Samuele Bersani e Franco Battiato. Tra le tante canzoni ne ha inserito una (Bambulé di Alberto Camerini) di in cui ha mixato artigianalmente io che canticchio, durante una registrazione presa a tradimento. Sarebbe dovuta venire a trovarmi a Novembre, ma le nostre strade hanno preso vie diverse e lei ora frequenta un suo compagno di corso di specializzazione e abbiamo deciso che il nostro incontro è nato e finito in Irlanda. Nei percorsi della nostra vita ci si incrocia e poi ci si separa e non sempre questo diventa un dramma, ma semplicemente e meravigliosamente una esperienza umana che ti arricchisce. Come tutte le storie, la storia con Marianne ha avuto un inizio, un percorso e una fine. Ci sono stati momenti positivi e altri negativi, che non hanno trovato quasi mai posto nelle pagine del blog, ma che sono stati tra i momenti più importanti della mia esperienza in Irlanda. I miei primi mesi in Irlanda, forse i migliori.

Pic: Io, Daniela e Gabro all’International Bar Jazz Club
Pic: Io e Zyta all’Andy’s Restaurant di Monaghan
Pic: Marianne at Home
Song: Alberto Camerini – Bambulé
Link: www.monaghantourism.com

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