Il contatore del debito pubblico Italiano
Il debito pubblico italiano è l’emergenza della nostra epoca: la sua presenza è una minaccia costante per il nostro futuro, per i nostri sogni e progetti. Creatura quasi mitologica per le giovani generazioni, condiziona e condizionerà la nostra vita personale, riducendo la nostra capacità decisionale, incidendo direttamente nella vita di ogni giorno. Eppure si sa cosi poco di esso, come si è generato, a quanto ammonta, come ridurlo in maniera sostanziale. Il nemico più letale, perché invisibile ai più.
Con questo “orologio” si vuole rendere accessibile a tutti la mostruosità del nostro debito pubblico, che poi dà la misura sia dell’irresponsabilità della nostra classe politica, sia degli oggettivi vincoli di finanza pubblica a cui il nostro paese deve sottostare.
L’orologio aggiorna ogni 3 secondi la nostra stima dello stock di debito, che si basa su – e viene continuamente corretta con – i rapporti mensili della Banca d’Italia. In questo modo vogliamo aiutare i cittadini a capire cosa si intende, quando si dice che siamo gravati di un debito pari a circa il 132 per cento del prodotto interno lordo. Per rendere il concetto ancora più chiaro, basta considerare che questo debito a 13 cifre (valore riferito alla fine del 2014) equivale a circa 35 mila euro per ogni italiano, inclusi neonati e ultracentenari. Nel 2014, in media, il debito è cresciuto di un importo pari a circa 2.100 euro ogni secondo, più di quanto guadagna una famiglia media in un mese.
L’orologio del debito fornisce una stima dello stock di debito pubblico italiano in tempo reale. La base di partenza è costituita dai dati forniti dalla Banca d’Italia. Poiché i dati rilasciati si riferiscono a due mesi prima, il nostro debt clock stima l’ammontare per i mesi successivi sulla base dei dati storici. Si tratta dunque di una previsione, e in quanto tale, soggetta a possibili errori di misurazione/previsione.